Un antico mestiere che si rinnova

 “Se non viene cambiato sistema in breve tempo a Sauris si troverà a stento una donna che saprà filare, né un uomo che saprà fare la tela”.

Così scriveva, nei primi decenni del Novecento, lo storico popolare saurano Fulgenzio Schneider, parlando dei propri tempi. Questa profezia non ha però impedito ad alcune ragazze di far rinascere un’attività che ha radici profonde nel tempo e nella storia e che fa parte della tradizione di questa terra.

Una tradizione dalle radici profonde.

Per 40 anni le due sorelle Sandra e Adriana Schneider hanno portato avanti questa attività che nel gennaio del 2020 è passata nelle mani di Cristian Petris.

Un ritorno al passato.

La tradizione vuole infatti che a Sauris-Zahre fossero gli uomini a dedicarsi al lavoro della tessitura, mentre le donne cardavano e filavano la materia prima proveniente da animali e coltivazioni locali: lana, canapa e lino. I tessitori lavoravano per il fabbisogno del paese oppure emigravano per lavorare nelle botteghe di pianura; si ponevano così come nodi importanti della rete dei contatti di cultura e si facevano promotori di innovazione.

Un scelta di vita.

In contrapposizione alla vita moderna che pretende fretta e superficialità, sedersi ad un telaio prevede gesti lenti e precisi avendo il tempo di pensare e veder crescere il prodotto. Da sempre legato alle tradizioni e alla cultura del mio paese, ho deciso di reinventarmi e dedicarmi ad un lavoro tradizionale, fatto di tempi lunghi, pazienza, concentrazione ma anche di materiali, colori, manualità, creatività.

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